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Focus 2R: l’evoluzione della mobilità alternativa

Il 20 gennaio, in un evento tenutosi a Milano con la presenza del sottosegretario ai trasporti Roberto Traversi, l’Osservatorio Nazionale per le Infrastrutture, Sicurezza e Mobilità promosso da ANCMA (l’associazione confindustriale dei produttori di moto e bici) ha presentato l’annuale Focus 2R: approfondimento riguardante lo stato della mobilità alternativa, in questo caso per l’anno 2019.

Quanto emerge dal Focus è una continua evoluzione e crescita della mobilità alternativa dal 2013, in particolare di bici ed E-Bikes, che continuano ad essere le vere protagoniste del settore.

Il rapporto sottolinea gli enormi passi in avanti compiuti dalle amministrazioni locali nel promuovere le due ruote, anche se purtroppo continua ad accrescersi il divario tra nord e sud Italia (nonostante alcune interessanti eccezioni). L’indagine ha rilevato un aumento del 4% rispetto all’anno precedente e addirittura del 13% rispetto al 2015 di piste ciclabili, aree ciclopedonali e zone 30.

Aumentati anche del 4% i comuni che consentono a bici e bici a pedalata assistita l’utilizzo delle corsie preferenziali. Se nel 2015 le amministrazioni che permettevano l’ingresso di biciclette nei mezzi pubblici erano solo il 30% circa, oggi questa percentuale ha superato la metà dei comuni presi in indagine. Di questi il 74% dispone di postazioni di interscambio bici nei pressi delle stazioni ferroviarie.

Ancora insufficiente sembra essere invece il numero di parcheggi per motocicli, con due città su 3 che presentano una quantità ridotta di stalli. Altro dato parzialmente negativo è quello relativo al Bike Sharing, che oggi vede meno città in grado di offrire tale servizio rispetto agli anni passati. Dall’altro lato è comunque notevolmente aumentato il numero di mezzi a disposizione e di abbonati al servizio. Lo Scooter Sharing è invece ancora in fase embrionale, con solo tre città (Milano, Roma, Torino) che prevedono questa possibilità.

Il dato più allarmante è comunque quello relativo agli investimenti in sicurezza. Nonostante l’attenzione alla sicurezza dei ciclisti sembra essere più alta rispetto a quella dei motociclisti.

Resta rilevante il fatto che il 78% dei comuni rilevati non inserisca misure d’incremento della sicurezza nei propri piani di mobilità alternativa. Nonostante ciò, è rassicurante il sottosgretario Traversi, che ha confermato l’avvio di trattative interne al governo per l’aumento degli investimenti in sicurezza e assicura: “Il ministero finanzierà sempre più gli incentivi per favorire l’utilizzo di biciclette, monopattini e scooter”.

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